Cartella non preceduta da avviso accertamento: interessi non dovuti se non indicati tasso e decorrenza.

La cartella esattoriale, quando non sia stata preceduta da un avviso di accertamento, deve essere motivata in modo congruo, sufficiente ed intellegibile, derivando tale obbligo dai principi di carattere generale indicati, per ogni provvedimento amministrativo, dall’ art. 3 Legge n. 241/1990 e recepiti per la materia tributaria, dall’ art. 7 Legge n. 212/2000 ( Statuto del Contribuente ).

Nella fattispecie , mancando l’indicazione del tasso e della decorrenza, i contribuenti non sono stati posti nella condizione di calcolare la correttezza del calcolo degli interessi operato dall’ Agenzia sulla base della somma dovuta a titolo di imposta di successione secondo la sentenza della CTP.

A nulla rilevando che l’Ufficio solo in sede di controdeduzioni abbia esplicitato i criteri applicati.

Pertanto il ricorso dei Contribuenti va accolto nei limiti della non debenza degli interessi.

( Cass. Civ. sentenza n. 9799 del 19-04-2017 )