In tema di ICI, la cartella di pagamento che riporta nella motivazione i dati identificativi non corretti del destinatario, o sia indirizzata ad un errato destinatario, è affetta da un vizio insanabile, il quale determina l’inesecutorietà dell’atto e quindi l’inefficacia, con la conseguenza che è irrilevante l’impugnazione della stessa da parte del soggetto a cui è stata erroneamente notificata, al solo fine di fare valere in giudizio il proprio difetto di legittimazione passiva.
Né, nella specie, può operare il principio del raggiungimento dello scopo (art. 156 cod. proc. civ.), il quale non ha alcuna incidenza, trattandosi di un atto notificato ad un destinatario non corretto
( Cass. Civ. Ordinanza n. 21223 del 13-09-2017)